
La sfiducia a Prodi ed al suo Governo ha prodotto i risultati che, in questi giorni, sono sotto gli occhi di tutti. I media tradizionali, tuttavia, non hanno posto l'accento sulle ripercussioni della crisi di governo e delle elezioni anticipate sul nodo Alitalia, ossia sulle trattative relative alla cessione della nostra compagnia aerea di bandiera. Nonostante manchi una regola scritta in merito, appare piuttosto deprecabile che un Governo sfiduciato e prossimo al cogedo definitivo possa avere voce in capitolo in merito ad un'operazione così delicata. I tempi della crisi e, ora, l'avvio della campagna elettorale hanno posto il problema dell'Alitalia in secondo piano senza che ciò, tuttavia, sminuisca la gravità della situazione. E' di oggi la notizia secondo la quale Air France avrebbe dichiarato di voler attendere l'esito delle elezioni, in modo da trattare con il nuovo Governo ogni aspetto della cessione. Si profila, così, un cambiamento di rotta e, forse, le preoccupazioni di Formigoni e dell'utenza del Nord Italia potranno rientrare o, comunque, essere fronteggiate elaborando adeguate soluzioni. Non tutte le dimissioni, quindi, vengono per nuocere.
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